
Nel maggio 1862, vengono unificati i vari servizi postali degli Stati precedenti all’Unità d’Italia e vengono varate tariffe e nuove divise per tutto il personale dando poi seguito alla costruzione o all’individuazione di prestigiosi Palazzi delle Poste in ogni città.
Nascono le Regie Poste in un paese dove l’alfabetizzazione è fra le più basse del continente e dove poche elitù hanno compiuto studi superiori, ma è un primo passo per tenere collegato il nuovo paese attraverso la corrispondenza e soprattutto il Telegrafo.
La dizione sarà infatti PT (Posta e Telegrafo) e ancora il nome ricalca quella vecchia dizione pur avendo trasfromato la lettera T in Telecomunicazioni.
In tempi di pace per molte generazioni la Cartolina della Chiamata alla Leva era la prima corrispondenza ricevuta, in tempi di guerra era come ricevere il profumo di casa, in tempi di emigrazione, il contatto con affetti lontani.
La celerità e la tecnologia hanno tolto la maggior parte della corrispondenza cartacea (a meno che si tratti di bollette) ma il fascino della scrittura di una lettera, del riceverla, dello spedire una cartolina da un luogo visitato o riceverla per molti ha ancora un certo fascino, un gesto di attenzione e dedica.
Peccato che le cassette postali disposte sul territorio siano per la maggior parte impedite nella loro funzione da nastro adesivo o pannelli e diventa quasi una caccia al tesoro trovarne una funzionante.