Maurizio Maggiani alla Libreria del Mondo Offeso

Grazie alla vita che ha portato Marco e Laura a lasciarsi alla spalle un’intensa attività culturale a Milano – in una libreria “faro” di lettori e presentazioni – per venire a riaprire la Libreria del Mondo Offeso in piazza Marconi a Castelnuovo Berardenga.
La sproporzione fra i due luoghi è notevole: da una parte “il logorio della vita moderna”, dall’altra il logorio della vita in provincia, dove argomenti degni di nota sono una lite fra vicini, qualche pazza che va in escandescenza, le solite macchine accatastate ovunque (di giorno come di notte) la sciatteria di fornetti e stendini sul bordo della strada, la triste fontana senz’acqua.
La bellezza accatastata in secoli di storia sulle armoniche colline intorno in una delle campagne più romantiche esistente sulla terra.
Ecco arrivare Maurizio Maggiani per una conversazione fra i lettori in una libreria straboccante di persone (presentando il suo ultimo libro “La memoria e la lotta, Calendario minimo della Repubblica) dove inizia a raccontare la sua infanzia, i rapporti con il mondo esterno in quella zona di confine e di cavatori che è la Lunigiana.

“Cresciuto nella miseria e nella fratellanza”, figlio di un giovane che per imparare il mestiere di elettricista si arruolò nell’esercito e venne ripagato con tutta la Campagna d’Africa fino a El Alamhein.
“La libreria non è un negozio” dice Laura Ligresti.. la libreria è un posto dove si trovano esperienze su carta o si scambiano storie fra persone che s’incontrano.
Un mondo brutto, dove tanti anni di lavaggio del cervello (televisivo, scolastico, competitivo) hanno reso le persone diffidenti, aride, dove la guerra nelle sua barbara ferocia entra nelle case ogni giorno, in Palestina, Libano, Ucraina in maniera molto diretta e tragica.

Dialogo serrato fra i lettori e lo scrittore, il tema di questa nostra cara Repubblica è sentito e appassiona, vengono in mente le parole del caro Presidente Sandro Pertini che soleva spesso ripetere: “Questa nostra Repubblica l’abbiamo pagata con il sangue e la galera…”.
C’è il rischio che ogni giorno ce ne venga portata via un pezzettino sotto ai nostri occhi, insieme al nostro futuro. Fonte: Il Cittadino

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