
Ci vuole un grande coraggio a cavalcare il mare imbizzarrito con i piedi scalzi appoggiati su “un asse da stiro”, con un vento che dal mare spinge a terra con la forza di una catapulta.
C’è chi lo fà con gaia dedizione, così come c’è chi non si rassegna a baciare mani e piegare il capo, a dare il proprio aiuto fraterno senza chiedere benefici in cambio.
C’è chi gira il mondo grazie a una pagina di libro, c’è chi modella il ferro con la grazia della creta, chi si commuove con una fetta di pane nel camino, chi cavalca l’onda per misurarsi con la forza del mare e bere un ponce caldo sulla spiaggia.