Si è in un luogo iconico all’interno del Bio Distretto del Chianti, conosciuto e fotografato da turisti provenienti da ogni parte del mondo, dove alle testate dei filari sono presenti degli splendidi cespugli di rose multicolori fiorite, è in uso l’antica pratica del sovescio per mezzo di favino, sulla e colza (per azotare naturalmente i terreni) che in primavera colorano le vigne di colori sgargianti, ma allo stato attuale sono presenti delle lunghe linee ipocrite e parallele di “vivo” colore arancione, che con le rose, i fiori e la struggente bellezza del luogo, non hanno niente a che fare.
Questa più che agricoltura pare un inverno ghiacciato nei sentimenti.
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