La chiesa di San Felice Berardenga

Solite contese fra i vescovi di Siena e Arezzo per il possesso di alcune chiese di un territorio che faceva particolarmente gola, ma che in epoca antica (714) si parla di “Sancti Felicis”, successivamente di “San Felice in Avane”, nel 998 “San Felice in Pincis” e nel 1044 “San Felice in Brolio”.
In epoca contemporanea e commerciale, l’intero paese perde le caratterisitche di paese e prende la denominazione commerciale di “Borgo San Felice”. Rimane sempre San Felice per i locali.
Nei secoli, fino all’Ottocento, la chiesa comanda su cinque chiese suffraganee.
Nel 1838 l’architetto Agostino Fantastici realizza un progetto di restauro della chiesa, ma questo avviene solo un secolo dopo, nel Novecento, quando “La chiesetta a unja sola navata di un barocco insignificante mostrava stucchi scrostati, il tetto pericolante, il pavimento sconnesso…”.
Venne fuori una ricostruzione pressochè totale dell’edificio, consacrato nel 1933 e ancor tale visibile.
Fonte: Architettura, Catalogo generale di Castelnuovo Berardenga.

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