Le ortensie di Casale Ciuffenna

Passando dalla strada che sale verso la montagna e costeggia i tre lati del paese, non si avrebbe voglia di fermarsi, pensando a un posto di transito con poche case e privo di fascino.
Errore grossolano, perchè affacciandosi dalla soprastante Trappola, lo spettacolo è ben diverso: un pianoro verdissimo con in mezzo un gruppo di case che ricorda vagamente una mezzaluna e ovunque sprazzi di colore rosso intenso o più velato, a seconda del tipo di pianta.
Nessuno in giro, solo qualche stufa che getta fumo all’esterno, ma in compenso dei grossi cespugli di ortensie (mai potate e mandate a legno) con dei fiori e delle foglie rese porpora dall’escursione termica fra il giorno e la notte.
Anche i ciliegi e le viti virano al rosso intenso per quello sbalzo di temperatura notturno.
I forni del pane spenti, ma che tanto ne hanno visto, la sobria quiete di chi sta in disparte e capisce che questa alla fine è il dono più grande se gofuta in un luogo bello.

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