
Ottomila persone che si vestono e inforcano biciclette d’epoca forse per scacciare il gelo dei tempi presenti, forse per ritrovare sulle strade a sterro la forza e il coraggio di dare una spinta a chi rimane indietro.
Una foto che è di fatto la sintesi pratica di questo pensiero: Piergiorgio è uno dei ragazzi dell’Orto felice, il progetto che è iniziato sei anni fa (presso l’azienda vinicola San Felice di Castelnuovo Berardenga) dove pensionati del luogo si sono presi in carico di insegnare a dei giovani come si cura, si zappa, si pianta e si irriga un orto.
Orto, i cui prodotti finiscono nelle cucine di due ristoranti distanti pochi metri, dentro il borgo di San Felice, materia prima per le ricette di cuochi stellati che spadellano quanto i ragazzi e i nonni adottivi coltivano.
Si occupano anche del pollaio e della cura di una quaranta di galline ovaliole e livornesi, fanno marmellate, intrecciano cesti di vimini, persone che si prendono cura a vicenda di se stessi.
Come la spinta che Leonardo, (enologo di San Felice) fornisce a Piergiorgio nell’ultimo pezzo di salita degli ottanta chilometri per arrivare al meritato traguardo dell’Eroica e del vivere in altra maniera dalla grandine contemporanea.
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