Commercialmente le marasche non hanno mercato, però sono l’uniche ciliegie dalle quali stanno lontane cornacchie, ghiandaie e storni e cogliendole mature il loro sapore leggermente acidulo è davvero gustoso.
Questo il momento giusto per la grappa nella marasca. Da bersi d’inverno se si ha pazienza o tenuta nel frigorifero ora, per volersi bene.
Un litro di grappa, un chilo di marasche, 500 grammi di zucchero.
La pazienza di cavare il nocciolo dalle ciliegie, metterle in un barattolo e cospargerle con un terzo dello zucchero. Le ciliegie dovranno stare al sole per tre giorni e cosparse ogni giorno con lo zucchero dei 500 grammi di partenza.
Altri 15 giorni di macerazione al riparo dal sole, quindi aggiungere la grappa e avere un mese di pazienza.
Pare che la regina madre ci prendesse delle belle stufe calde con questo liquorino.









Si vede che le marasche allungano la vita, oltre ad abbellirla (ne ho un albero, grande maestoso, bellissimo!) e rabbonirla … vista la venerabile età a cui, la Regina in foto, ha lasciato questa travagliata landa …
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Bello questo post con la regina madre me lo prendo come augurio…che sia di buon auspicio? 😉
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Io pero’ non sono d’accordo che le marasche siano quelle che si trovano in questo periodo, soprattutto in zona Vertine. Semmai sono amarene. O visciole. Le marasche sono piccole e nere. E amare. E in zona mare maturano in luglio. Nel sud dell’Inghilterra addirittura a settembre inoltrato.
Comunque queste rosse di Vertine sono sempre della tribu’ di quelle non dolci (e ti pareva..).
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grande Andrea , foto bellissima anche perchè è davanti a casa mia ……… potevi venire a trovarmi ……ciao saluta tutti a casa
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