In un boschetto appartato ma non troppo, meta da sempre di coppiette in cerca di intimità e un tempo usato come discarica di materiale edile da parte di qualche camioncino fatto di ruggine, si trova, al centro di una piccola radura sotto le querci, un vaso di coccio bordato di sassi alla base per non farlo ribaltare, al cui interno è nata una piantina che non pare basilico per il pesto nè timo per gli arrosti.
I cinghiali attratti per curiosità annusano la piantina e intonano canzoni di Jimmy Hendrix e di Bob Marley fino all’alba, per poi cascare in un letargo profondo fino a mezzogiorno.
E’ vero che in tempi di crisi si assiste ad un ritorno alla terra. Esistono contributi comunitari per rinnovare le vigne nelle quali viene piantato alicante bouchet che nei documenti risulta essere sangiovese e solo un occhio acuto o uno sguardo alle foglie d’autunno svelano l’inganno.
Ma far passare la canapa indiana coltivata in un vaso nel bosco per radicchio trevigiano o pomodoro bombolino è come percorrere una strada sterrata in ripida salita.


Converrebbe più seminare la canapa che star dietro alle viti e agli ulivi 🙂
"Mi piace""Mi piace"
Coltivazione e spaccio di Alicante Bouchet, possono effettivamente fuorviare il giovane.
"Mi piace""Mi piace"
Questo è anche un test per il blog.
"Mi piace""Mi piace"
La canapa è ottima per realizzare le corde, meno i lenzuoli, che sono duri e ruvidi come la carta vetrata.
Invece la coltivazione e spaccio di alicante bouchet produce effetti devastanti nella mente di chi lo consuma: allucinazioni, cambi umorali, annebbiamento della vista e dell’udito, infiammazione, turbe psichiche che fanno perdere la cognizione fra esssere maschio o femmina, giraditi.
Una pianta di canapa indiana denota un bischero che invece di coltivarsela nell’orto o in giardino ci impesta i boschi.
Una vigna di alicante bouchet è da confino o soggiorno obbligato per gli effetti devastanti produce quella sostanza nella società e nelle menti dei giovani.
"Mi piace""Mi piace"