Una sensazione piacevole aver calzato stivali di gomma per l’avventura di fare due passi mentre piove mentre le arterie e le aorte pompano acqua nelle foglie di piante disidratate e orgogliose che si rifiutano di soccombere a quei minchia di nomi vengono caricati gli anticicloni africani tanto per farci avvertire più caldo.
Acqua di una mattina di fine agosto con Pasqualino che (mentre piove) smuove la terra con il trattore per far dissetare le sue piante con ogni gocciolina.
Quel gatto socialista ladrone che si alllunga e si stira sotto la pioggia è bellissimo
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il gatto che fa le flessioni, non l’avevo mai visto! ed è più bravo di me……
e dalle foto viene fuori l’odore della pioggia e delle foglie…….
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E’ venuta. Non tantissima, ma benedetta. Siamo sempre a rischio incendi ma intanto la polvere si è bagnata, magari cresce qualche filo d’erba e si guarda alla vendemmia in modo meno cupo.
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Sì, benedetta ma ci vuole ancora. La terra ha sete.
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I profumi sono usciti con il vapore della pioggia non possono essere descritti a prole ma vanno annusati di persona, sono una di quelle cose per cui vale la pena vivere.
La sete è ancora tanta, diciamo questo possa essere stato un piccolo anticipo rispetto alle precipitazioni della prossima settimana che permetteranno alla campagna di respirare, alle ulive di gonfiare e all’uva di riprendere peso, fermo restando che con troppa acqua la buccia potrebbe iniziare a scoppiare e le muffe prendere il sopravvento.
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