Se è vero, come è vero
che dal letame crescono e sviluppano
i fiori più belli,
è anche vero che dal dolore di oggi
nascerà una vita di colori.
Sento nel sottofondo lo sferragliare di treno,
sento si avvicina e scende sul ferro,
sento aria di mare.
Addomani.

Scusa se mi intrometto; sono entrata per caso in questo blog e le poesie che scrivi sono belle. Mischi papaveri, treni, ferro e mare e poi la raccolta si chiama “ammare”, cosa significa? Ciao Alba
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Scusa se mi intrometto; sono entrata per caso in questo blog e le poesie che scrivi sono belle. Mischi papaveri, treni, ferro e mare e poi la raccolta si chiama “ammare”, cosa significa? Ciao Alba
Scritto da alba, il 27 Novembre, 2007 at 18:58
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Nessuna intromissione, figurati, le poesie non so se siano belle, di sicuro lo è in tutti i sensi la persona a cui sono dedicate.
Fiori e mare sono sinonimo di vita e bellezza, di sorgere a vita nuova, treni e ferro, sono lo spostarsi, il muoversi o il rimuoversi.
Poi dare una spiegazione è difficile, è la stato di un momento, di un attimo, di una sensazione o di una parola scambiata e ricevuta, attimi intimi e condivisi a cui è difficile dare una spiegazione al di fuori di questa condivisione, ma credo che sia bello il viverli e lo sgorgare spontaneo di queste parole, che vengono da sole senza mai pensarci o cercarle.
Ammare è un modo di dire, qui in Toscana, come nel resto d’Italia si dice “andare al mare” in altri posti si dice”vado a mare” o si “butta a mare” qualcosa che non si vuole avere più.
E’ la congiunzione più logica di a mare e qualcos’altro questo ammare
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Anche dalle mie parti (salento) si usano queste espressioni. “Andare al mare” ci è quasi estraneo. Hai ragione sul fatto che è difficile dare spiegazioni a parole che vengono dal cuore e che mettono insieme papaveri e treni. Poi penso che per alcune persone l'”andare e riandare” o “muoversi e rimuoversi” come dici tu facciano quasi parte del proprio sangue, un pò per necessità, un pò per desiderio. Ci portiamo sempre dentro il ritmo incessante dei tarantolati (non so se conosci queste nostre tradizioni), che è liberazione e condanna allo stesso tempo. Sono stata forse un pò “tetra”. Scusami. Ciao
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Conosco la taranta salentina ed hai perfettamente compreso il senso di quello che andavo dicendo, credo anche che una sensazione o un sentimento, non va spiegato, basta solo viverlo e dare libero sfogo anche a queste parole, forse strane, forse sdinoccolate fra loro,ma, fa parte di questo modo
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Di certo è fortunata la persona a cui sono dedicate le tue parole. E’ difficile che qualcuno ci faccia dono delle sfumature che danno senso alla vita. Mi pare di capire, da quanto leggo sul resto del blog, che ti interessi di vino e di campagna e forse è proprio di chi sta a contatto con queste cose andare sempre alle “radici”. Anche “addomani” scrivi attaccato 🙂 immagino che il motivo sia lo stesso dell’ “ammare” ed è divertente unire e staccare le parole a seconda del senso che hanno per noi. Buona fortuna! Alba
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Buona fortuna anche a te, Alba salentina
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Mi sai spiegare come si fa ad aprire un blog su internet?
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