Il Pd non è il partito della ZTL

Il grande partitone ha trafitto il carattere di rappresentanza popolare per entrare a piene mani nel rappresentare le esigenze di quelle parti di centro storico dove abitano le persone da bene, nei palazzi storici e affrescati, ben provvisti di contatti e soprallassi.

Ma il nuovo segretario, Enrico Letta (che dalla ztl della Berardenga è passato in visita elettorale) tuona contro il fatto che il grande scudo del partitone non debba più essere inteso come corazza di solida e fine rappresentanza dei solidi interessi abbienti.

Solo che non ha fatto i conti con l’epicentro della Berardenga, dove popolani marrani usano lo spazio pubblico come garage personale e non sono certo al livello sociale dei ricchi e facoltosi borghesi che da diversi anni intendono rappresentare e che vivono nelle ztl delle città che contano.

La Golf nera, la Kia, la Lancia, la Seat scarrettata, l’olio del motore riversato sulle lastre della piazza, l’abbandono e la cura del luogo, sono i chiodi del martirio interiore di chi ancora (in quel purgatorio di partito) crede sia un mezzo (non a motore) che serva a migliorare lo stato delle cose.

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12 risposte a Il Pd non è il partito della ZTL

  1. marco ha detto:

    Da militante del partito devo ringraziarti di questo articolo perchè pur essendo ironico e tagliente, ci mette parecchio a nudo su ciò che siamo.

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  2. castellano ha detto:

    La golf parcheggiata sotto la torre c’è quasi sempre, in questo paese è l’unica certezza che abbiamo.

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  3. Laura ha detto:

    Cosa consigli, una visita alla Torre dell’Orologio o alla golf nera murata lì davanti e assunta al rango di arredo urbano? 🙂

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  4. furas ha detto:

    Aspettare dell’altro a mettere le ganasce alle ruote a questa gente invece di premiarli.

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  5. Andrea Pagliantini ha detto:

    Sono poche le attrazioni di interesse culturale che richiamano gente nel “paese più bello del mondo”, ma le macchine messe alla rinfusa nel centro storico, danno di fatto più attenzione e visibilità che una eventuale mostra su degli scritti di Leonardo appena rinvenuti.
    C’è la stessa confusione che a Roma, solo che il paesello, non è esattamente la stessa cosa.

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  6. cinzia ha detto:

    Sono sgomenta da tanta sciatteria e quanti anni luce dura questa vicenda, per fortuna in altri comuni non è così.

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  7. Valerie Benvenuti ha detto:

    Che “coincidenza”! Proprio in questi giorni sto mandando foto in serie al nostro sindaco per testimoniare della situazione incresciosa che abbiamo sotto casa (abito in piazza della libertà qui a Castelnuovo, libertà di parcheggiare a caso e ovunque capiti, in baffo ai diritti di chi ci abita aggiungerei) ma purtroppo le risposte, quando ne risulto degna, sono sempre vaghe e sembra che una soluzione non si voglia trovare. Troppo più importante riscuotere il consenso dei numerosi fuorilegge che si aggirano in macchina in paese piuttosto che mettere in atto una politica seria che renda il nostro centro storico vivibile e accogliente, come invece sono stati egregiamente in grado di fare nelle vicine Gaiole e Radda. Non ho più parole purtroppo, solo amarezza di fronte a tanta ottusità!

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  8. Andrea Pagliantini ha detto:

    A Castelnuovo il problema non viene molto considerato, mentre in comuni limitrofi come Rapolano viene preso in considerazione e risolto con il coinvolgimento delle persone.
    Nel centro storico esisteva lo stesso problema, il comune ha elaborato un piano, lo ha sottoposto ai cittadini, sono state fatte alcune piccole modifiche e attuato nell’arco di pochi mesi e non anni luce come in zona si è usi.
    Per fare le cose, basta poco: basta solo volerle fare, per non premiare i comportamenti degli incivili.

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  9. francesca ha detto:

    Fidatevi: questo non è un comune ma un manicomio!!! E mai provare a contraddire le versioni ufficiali che va tutto bene!!! Tanto se c’è un problema di carattere generale da risolvere non ti ascoltano!!!

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