Vinavil e rame: mastice cicatrizzante economico per ferite da potatura sui frutti

La potatura, se svolta nel momento giusto, consente alle piante di cauterizzare le proprie ferite senza dover ricorrere a coperture disinfettanti sui tagli.

Ciò di norma avviene nei periodi gelidi quando gli alberi sono a riposo e quando muffe e insetti subiscono una disinfettata naturale e non rappresentano un pericolo.
In inverni miti e temperati però è buona norma chiudere le ferite con una spennellata efficace ed economica composta da vinavil, poltiglia bordolese o solfato di rame e acqua nelle dosi di 50, 3, 47%.

Esistono in commercio mastici che andrebbero venduti in oreficeria per quanto costano e hanno il difetto che gli agenti atmosferici li screpolano e permettono a muffe e insetti di entrare nei tagli non risargiti.
Colorando di puffo l’orto e il frutteto, si attende sereni lo sbocciare dei fiori.

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36 risposte a Vinavil e rame: mastice cicatrizzante economico per ferite da potatura sui frutti

  1. lucia La Torre ha detto:

    Salve, Ho letto l’articolo sul trattamento delle ferite sulla corteccia degli alberi, vorrei sapere, per cortesia, quali sono le proporzioni tra il vinavil e la poltiglia bordolese in polvere. grazie Lucia

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  2. Andrea Pagliantini ha detto:

    Poltiglia bordolese o solfato di rame e acqua nelle dosi di 50, 3, 47%

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  3. Diego ha detto:

    Salve Andrea,
    Sto facendo una potatura drastica di riforma e abbassamento del mio uliveto.
    ho letto di questo mastice economico, va bene anche per gli ulivi quindi?! sempre solite dosi per la miscela?
    grazie,
    Saluti

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  4. Diego ha detto:

    Salve Andrea,
    Sto facendo una potatura straordinaria di riforma e abbassamento del mio uliveto, dopo tanti anni di abbandono. ho dovuto anche capitozzare alcuni deli olivi oramai con tronchi di altezza di diversi metri…con conseguenti tagli grossi.
    Per disinfettare e cicatrizzare queste ferite, va bene questa miscela sopracitata a base di vinavil?! in queste dosi?
    Grazie, saluti.

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  5. Andrea Pagliantini ha detto:

    La miscela va benissimo e le dosi sono le stesse sopra citate, che puoi spennellare nei tagli più grossi per proteggerli da malattie e screpolature che può provocare il freddo.
    Semmai è il periodo di riforma drastica che hai scelto ad essere un po’ ai limiti…. pericoloso toccare le piante quando si è in pieno inverno. C’è il rischio si screpolino e si riempiano di rogna e di perdere le piante seccate dal gelo.

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  6. Diego ha detto:

    Grazie della risposta Andrea.
    Si, so che il periodo non sarebbe quello giusto, ma ho del tempo solo in questo periodo.
    Comunque qui nella mia zona l’inverno è sempre molto mite. molto difficilmente arrivano gelate ripetute e prolungate. la zona è Carrara collina di 170 m in linea d’aria 5 km dal mare. speriamo bene.
    saluti

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  7. marco ha detto:

    buona sera, le dosi 50, 3, 47 % so o in peso o in volume? inoltre il mastice che si ottiente è traspirante?

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  8. Diego ha detto:

    Oggi ho spennellato questo mastice fai da te…
    Insomma, son partito troppo liquido, ho aggiunto allora tutto il vinavil, e piano piano ha iniziato a tirare andava un po’ meglio. Ho passato due volte i primi tagli perché era troppo liquido ed era quasi trasparente, alla seconda passata ha preso molto meglio. comunque deve essere molto denso per prendere bene. ho fatto un kg di vinavil con 35/40 cl di acqua e un 25 ml di poltiglia…

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    • Umberto ha detto:

      Sto sperimentando anche io un mastice fai da te che non coli ed ho provato ad aggiungere al composto disinfettante Poltiglia Bordolese adesivo Vinavil che in commercio si strova ad uno stato troppo liquido per cui voloevo trovare un addensante e sto provando in via sperimentale la farina in una proporzione tale da renderlo applicabile con una spatola

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  9. Diego ha detto:

    …niente, il giorno dopo la spennellata era già trasparente. Si nota la pellicola della colla ma colore blu pressoché svanito.

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  10. Diego ha detto:

    …cosa dici Andrea…sbaglio dosi o cosa?! 1kg di vinavil con 40 cl di acqua…troppa? o forse poca poltiglia? rifaccio la miscela e lo spennello ancora… o lascio così? la pellicola di colla si vede ma trasparente…farà lo stesso funzione disinfettante e protettiva?

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  11. Andrea Pagliantini ha detto:

    Basta un velo protettivo sopra la ferita, esattamente come quello che hai messo, il vinavil copre, il rame disinfetta, Non hai bisogno di vedere il blu dipinto di blu per essere tranquillo.

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    • MARIO GUIDA ha detto:

      LA BATTUTA “IL BLU DIPINTO DI BLU” MI HA RIPORTATO AI TEMPI IN CUI IRRORAVO IL VIGNETO ED I MIEI COLLABORATORI AUMENTAVANO LA DOSE DELLA PPOLTIGLIA PERCHE’ LE FOGLIE DELLE VITI NON ERANO BLU . . BLU . . . E RISPONDEVO LORO SE IL PRODUTTORE SUGGERISCE QUESTE DOSI VUOL DIRE CHE QUESTE OCCORRONO; AVREBBE AVUTO ,IL PRODUTTORE, TUTTO L’INTERESSE DI SUGGERIRE DOSI MAGGIORI PER INCREMENTARE IL SUO GUADAGNO ??? . . .
      GRAZIE A VOI CHE MI AVETE RIPORTATO INDIETRO NEL TEMPO. MARIO

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  12. Diego ha detto:

    Ok ok… grazie mille!
    😉

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  13. oscar ha detto:

    Buonasera.
    Vorrei porre una domanda, una persona che gestisce molti ettari di oliveto, parlando mi diceva che non mette il mastiche sulle ferite ma le brucia con una piccola fiamma ossidrica da cucina, io non ho mai sentito una cosa del genere, ma non crea altri danni oltre al taglio? Si usa questo metodo, non ho trovato nulla a riguardo. Grazie Saluti Oscar

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  14. Andrea Pagliantini ha detto:

    Ciao Oscar,

    questa tecnica giunge nuova anche a me, ma credo che esercitando la potatura degli olivi da marzo in poi non siano necessari particolari accorgimenti per la sanificazione delle ferite, essendo gli olivi in quel periodo bene in movimento.
    La bruciatura si fa per i pali da vigna prima di piantarli in terra per un discorso di resitenza alle muffe e alle aggressioni di insetti che ne pregiudicherebbero la durata, mentre per gli olivi al massimo può aver senso un trattamento a base di poltiglia bordolese subito dopo ogni operazione, che sia raccolta o potatura, proprio per disinfettare le ferite.

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  15. Christian ha detto:

    Buona sera, volevo una precisazione sulle dosi…
    50 parti di vinavil, 3 di pasta di caffaro blu o poltiglia bordolese e 47 di acqua giusto?

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  16. Saverio ha detto:

    Entro quanto tempo dalla potatura è consigliabile applicare il mastice?

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  17. Andrea Pagliantini ha detto:

    Il prima possibile, per impedire ad agenti esterni di penetrare dentro la ferita.

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  18. iacopo rossi ha detto:

    Buongiorno, nel caso di utilizzo di un prodotto rameico liquido quale è la proporzione ottimale tra vinavil e prodotto rameico?In questo caso forse non va aggiunta acqua?

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  19. Andrea Pagliantini ha detto:

    Un po’ di acqua va sempre aggiunta perchè favorisce la presa e l’essiccazione più rapida.

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  20. Eduardo ha detto:

    Ciao Andrea, ho spalmato il mastice realizzato secondo le tue indicazioni su qualche innesto di un limone selvatico che ho in un vaso. Sperando che l’innesto riesca, ora mi chiedo, se il callo dell’innesto inglobba completamente il vecchio taglio ed il mastice, non è che i limoni che produrrà saranno tossici? Non è che salendo la linfa verso le parti alte del limone porti con se residui di colla e Solfato di Rame? Tu che ne pensi?

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  21. Andrea Pagliantini ha detto:

    Ciao Eduardo, parlando di innesto sarei più propenso a chiudere con del banale nastro isolante ben tirato che la soluzione di vinavil e rame che serve a proteggere le piante dall’entrata di virus e insetti.
    Le quantità di vinavil che hai usato e di rame (non sistemico) non entrano in circolo nella pianta e non sono dannosi, poi stare tranquillo.

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  22. graziano tonelli ha detto:

    Non è che sui tagli drastici e grossi dell’ulivo poi stentino a ributtarre nuovi germogli?

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  23. Andrea Pagliantini ha detto:

    Dove necessario è sempre meglio fare un taglio drastico e rinnovare, i germogli non stenteranno ad arrivare.

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  24. Daniele ha detto:

    Ciao Andrea, grazie per l’articolo.
    Devo potare circa un ettaro di nocciole e voglio usare il mastice per proteggere le potature piu grandi. Sicuramente impieghero’ piu di una settimana per cui mi domandavo se il tuo mastice dura cosi a lungo una volta preparato, e se non, ogni quanto va rifatto.
    -Daniele

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  25. Andrea Pagliantini ha detto:

    Basta farne un po’ per volta, o per l’intera giornata o per l’uso fra una pausa e l’altra, non è che la sua preparazione porti via tanto tempo, sono sufficenti pochi minuti.

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  26. Daniela Nanni ha detto:

    Salve Andrea,il mio mandorlo era malato sulla corteccia,nel mese di ottobre,ho spennellato il ramato impastato con acqua sulla corteccia ferita,senza decorticarlo,il mandorlo è morto,ho sbagliato in qualcosa?

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  27. Andrea Pagliantini ha detto:

    Daniela, se la pianta era giovane, la corteccia malata o spaccata potrebbe essere dovuta a una gelata fuori stagione, se la pianta aveva diversi anni, è l’incedere del tempo.
    Il consiglio è di dare una spennellata ogni inverno da subito ai frutti messi a dimora… avranno vita più lunga.

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  28. Elisabetta Viti ha detto:

    ..mi garba assai questo rimedio economico e colorato..grazie Andrea!

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  29. Pingback: Siena, capitozzare nel Vicolo della Fortuna | Andrea Pagliantini

  30. Vincenzo Racanelli ha detto:

    Buonasera,
    Innanzitutto, grazie per le utili informazioni, poi chiedo un chiarimento.
    Da mescolare con il vinavi ho disponibile solo l’ossicloruro di rame, con rame al 50% (per gli hobbisti pare complicato oggi recuperare la poltiglia bordolese).
    Va bene ugualmente?
    Che differenze ci sarebbero e quali sarebbero i dosaggi.
    Grazie.

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  31. Enzo ha detto:

    Buonasera,
    Innanzitutto, grazie per le utili informazioni, poi chiedo un chiarimento.
    Da mescolare con il vinavil

    ho disponibile solo l’ossicloruro di rame, con rame al 50% (per gli hobbisti pare complicato oggi recuperare la poltiglia bordolese).
    Va bene ugualmente?
    Che differenze ci sarebbero e quali sarebbero i dosaggi.
    Grazie.

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  32. Andrea Pagliantini ha detto:

    Si Vincenzo, va bene anche l’ossicloruro, nelle stesse dosi della poltiglia.

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  33. Francesca ha detto:

    Buongiorno Andrea, vorrei provare a salvare un ciliegio che, a causa di una potatura troppo aggressiva, ha rami con squarci ormai cicatrizzati, da cui fuoriescono piccoli funghi bianchi. Mi è stato consigliato di applicare solo del rame oppure esattamente il sistema che lei descrive. Vorrei però sapere se devo prima rimuovere la corteccia che in parte si solleva e arrivare al legno vivo e sano, oppure ricoprire il tutto così com’è. So che i funghi penetrati nell’albero non si possono eliminare purtroppo, ma faccio un tentativo… e mi chiedevo se possa essere utile anche un fungicida sistemico che assorbito dalle radici possa contrastare il fungo dall’interno. Cosa ne pensa?

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  34. Andrea Pagliantini ha detto:

    Francesca, per prima cosa, il ciliegio non andrebbe potato, per via che si riempie di malattie e di gommosi, che in breve tempo lo portano al deperimento.
    Si possono togliere i rami secchi quando si presentano, ma niente altro di verde sulla pianta.
    A questo punto le conviene rimuovere tutta la parte secca fino al legno sano e poi coprire le ferite con questa soluzione, magari spargendo un po’ di poltiglia o solfato di rame, in polvere, in terra alla base della pianta.

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