Bruno Valentini nuovo sindaco di Siena

Nella rotonda di viale Sardegna, deviando appena sulla destra c’è un posteggio sterrato all’ombra delle ultime piante sopravvissute alle colate laviche di cemento sotto le quali sostano auto provenienti da vari paesi europei: Francia, Olanda, Germania, Finlandia, Repubblica Ceca, Svizzera, Regno Unito…..

Il primo impatto con Siena di queste persone è la caterva di rifiuti abbandonati nel posteggio, un girone delle schifezze che svaria dall’eternit, alle gomme di macchina, un motorino, cacatoi di porcellana e damigiane………

Segno della maleducazione di pochi nei confronti di una città in cui chi aspira alla carica di sindaco in quelle lastre e mattoni millenari carichi di arte e storia, dovrebbe pagare di tasca invece di ricevere uno stipendio.

Il posteggio di cui sopra è un groviglio armonioso di spazzatura da rimuovere.

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0 risposte a Bruno Valentini nuovo sindaco di Siena

  1. silvana biasutti ha detto:

    “nuovo sindaco” è come dire “sindaco nuovo”?
    C’è la nuova moglie (o marito) e il marito nuovo (o moglie nuova).
    Una differenza c’è e magari si vede e si sente pure.
    Sapessi com’è strano
    conoscere Siena
    venendo da Milano (lontano)

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  2. Lupaprima ha detto:

    Una precisazione doverosa: l’area indicata non è di proprietà pubblica, per cui nè il Comune, nè Siena Ambiente possono entrare per pulire e per rimuovere i materiali abbandonati. La zona è delle Ferrovie dello Stato che dovrebbero preoccuparsi non solo della pulizia, ma anche della messa in sicurezza di detto “parcheggio”.

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  3. Andrea Pagliantini ha detto:

    Pararsi con il titolo di proprietà e di competenze su chi spetta la pulizia del luogo è l’alibi burocratico per campare bene lasciando le cose come sono, continuando a lamentarsi che le cose in Italia non funzionano.
    Bruno Valentini si è appena insediato, ma il decoro e la pulizia rientrano sicuramente nei compiti di un sindaco, non credo sia stato eletto solo per firmare concessioni edilizie.
    L’area è delle ferrovie dello stato? E allora? Il sindaco di Siena non può metterci una panchina o erigere una statua, ma è suo compito dire alle ferrovie di pulire o può far mandare due dipendenti di Siena Ambiente una giornata a far rimuovere quello sconcio in cui si fermano turisti provenienti da ogni dove.

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  4. Andrea Pagliantini ha detto:

    Intanto si da per certo l’assessorato al turismo a Sonia Pallai, bel volto e bella mente della Confesercenti che in quella veste non può che fare bene avendo capacità e belle doti di entusiasmo, competenza e fantasia.

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  5. silvana biasutti ha detto:

    Conosco Sonia Pallai e la stimo. Purtroppo non bastano (più) le persone in gamba. Siamo ormai in preda a un decadimento inedito. Frutto della combinazione di sguardi sbagliati, avidità, arroganza, supponenza; uniti a un contesto mondiale ormai ipercompetitivo di cui non si è tenuto conto a tempo debito.
    Credo che sia raro vedere tanta ricchezza paesistica e culturale preda di un groviglio di interessi personali contrapposti così egoista e totale.
    Siena è una metafora dell’Italia; ma la figura retorica supera alla grande ciò di cui è simbolo (proprio per la densità di bellezza e cultura che vi permangono).
    Auguri, tanti e accorati, a chi deve guidare questo luogo prezioso, ponendolo all’attenzione dell’universo mondo, possibilmente non in cambio di una fetta di pizza.

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